Coltivare l’imprudenza creativa come sostanza divina. Davanti alle difficoltà e agli ostacoli, alzare il tiro. E poi alzarlo ancora. Non sottomettere la potenza vitale a nessuna regola. Scatenare il vento caldo dell’energia nel castello di carte dell’esistenza sotto controllo.
Il gruppo Giovanotti Meccanici Mondani, fondato nel 1984 da Antonio Glessi e Andrea Zingoni, fu fra i più importanti gruppi italiani storici di sperimentazione visiva. Caratterizzandosi per la loro passionalità e l’amore per il colore, gli effetti di luce, il movimento, il corporeo si distinsero dal filone algido ed evocativo della video arte e utilizzarono le nuove tecnologie nella loro forma più ovvia e allo stesso tempo più efficace. Questo fu centrale nella loro evoluzione: le implementazioni delle attrezzature di ripresa e dei software di montaggio, di animazione e di effetti speciali vengono tradotte con stupore in immagini, spesso in chiave ludica e dissacratoria, come nel teleromanzo Frigidaire, la prima computer/strip della storia del fumetto, in bilico tra video arte e fiction.
Le voci che accompagnano le immagini sono il valore aggiunto dei loro esperimenti di video arte: voci umane, con difetti evidenti di pronuncia, parole semplici, dalla facile interpretazione. La suggestione è immediata e rivolta a un pubblico vasto, non misteriosa, poco esitante, non criptica.
Il coltello nella pancia – GMM
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La comunicazione è intesa nel senso più pieno del termine, anche quando è ribaltata o messa in ridicolo mantiene sempre la presa diretta con lo spettatore, rispetta i suoi tempi di ascolto, usa l’ironia ma non il sarcasmo, diverte senza ferire, coinvolge senza alienare.
All’underground opposero il potere vitale, alla figura il corpo, all’attesa il movimento e per questo furono scelti spesso come autori di videoclip di musiche etniche o pop.
Forse proprio per merito di questa semplicità lo sbocco di Zingoni fu nel mondo dell’animazione televisiva “generalista” con le famosissime serie Tv di Gino il pollo e di Arturo e Kiwi (prodotte da MyTv e disegnate da Joshua Held), che unendo al disegno figurativo e patinato dialoghi brillanti e una caratterizzazione del personaggio determinata principalmente dalla voce, hanno un enorme successo e conquistano un target trasversale. Anche chi non ha mai visto la versione televisiva di Gino il pollo sicuramente ricorderà il tormentone web “Tu vo’ fa o’ talebano”.. e anche chi ha seguito la serie Tv sicuramente non è al corrente che il personaggio nacque già negli anni 90, a cura proprio dei GMM, interpretato da un pollo vero, di cui è stata mantenuta, appunto, la voce.
Gmm_1984-2001_part_10
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PM
Redazione videoart
Che sorpresa scoprire che Gino il Pollo esisteva già dagli anni 90!